Pietro D'onghia
Con il nome Minosse, si fa riferimento ad un personaggio della mitologia greca, nato dall’unione di Zeus ed Europa. Minosse fu re giusto e saggio di Creta. Per questo motivo, dopo la sua morte, divenne uno dei giudici infernali, insieme a Eaco e Radamanto. Secondo altre fonti, invece, era estremamente crudele. Si racconta che, in seguito alla morte del re Asterione, padre adottivo di Minosse, egli costruì un altare a Poseidone, per dimostrare il suo diritto alla successione al trono. Inoltre Minosse pregò il dio perché inviasse sulla spiaggia un toro da sacrificare. Poseidone esaudì la richiesta, ma Minosse non sacrificò l’animale perché lo riteneva troppo bello. Poseidone, adirato, si vendicò dell’offesa facendo innamorare dell’animale Pasifae, moglie di Minosse. Dalla loro unione nacque il Minotauro, mezzo toro e mezzo uomo. Così Minosse fece costruire da Dedalo il labirinto, in cui il mostro sarebbe stato rinchiuso. Minosse ebbe 8 figli: Catreo, Deucalione, Glauco, Androgeo, Acalla, Senodics, Arianna, Fedra. Il regno di Minosse fu caratterizzato da ampi scontri con i popoli vicini, che egli riuscì ad assoggettare.Combatté anche contro Niso, re di Megara, che aveva un capello d'oro a cui era legata la sorte della sua vita e della sua potenza. La figlia di Niso, Scilla, si innamorò al primo istante di Minosse e non indugiò ad introdursi nottetempo nella camera del padre per tagliargli il capello d'oro. Andò in seguito da Minosse offrendogli le chiavi di Megara e chiedendogli di sposarla. Minosse conquistò Megara ma rifiutò di sposare la ragazza, che per la disperazione si annegò. Minosse attaccò anche Atene, dopo l'assassinio del figlio Androgeo, causato dal re Egeo. Sconfitti gli ateniesi, Minosse chiese ad essi in tributo la consegna annua di sette fanciulli e sette fanciulle, che venivano date in pasto al Minotauro. Questa imposta trovò fine quando Teseo, con l’aiuto di Arianna, uccise il mostro. Secondo il mito Minosse fu ucciso in Sicilia, mentre era ospite nella rocca del re Cocalo.
La figura di Minosse viene rappresentata da molti autori di opere epiche del passato, tra cui Dante. Minosse si trova all'entrata del II Cerchio perché le anime del I Cerchio non hanno peccati da confessare e non vengono giudicate. Nella mitologia Dantesca, a Minosse è dato il compito di ascoltare i peccati delle anime, le quali nulla nascondono al demone. Uditi i peccati Minosse comunica loro la destinazione all'interno dell'inferno, arrotolando la coda di serpente di tante spire quanti sono i cerchi di destinazione.
“Stavvi Minòs orribilmente, e ringhia:
essamina le colpe ne l’intrata;
giudica e manda secondo ch’avvinghia.
Dico che quando l’anima mal nata
li vien dinanzi, tutta si confessa;
e quel conoscitor de le peccata
vede qual loco d’inferno è da essa;
cignesi con la coda tante volte
quantunque gradi vuol che giù sia messa.
Sempre dinanzi a lui ne stanno molte:
vanno a vicenda ciascuna al giudizio,
dicono e odono e poi son giù volte.”
Divina Commedia; Inferno, V Canto, v. 4-15