Nicola Montrone
Nel 1861 fu proclamata la nascita di un nuovo Stato europeo: il Regno d'Italia.
18 GIUGNO 1946 - L'Italia diventa per scelta di popolo ufficialmente una repubblica democratica.
18 GIUGNO 1946 - L'Italia diventa per scelta di popolo ufficialmente una repubblica democratica.
L’Assemblea Costituente ha ora il compito di elaborare il testo della Costituzione. 26 GIUGNO 1946 - Il discorso inaugurale di Saragat all’assemblea costituente: ...Fate che il volto di questa repubblica sia un volto umano.
Ricordatevi che la democrazia non è soltanto un rapporto fra maggioranza e minoranza, non è soltanto un armonico equilibrio di poteri sotto il presidio di quello sovrano della nazione, ma è soprattutto un problema di rapporti fra uomo e uomo. Dove questi rapporti sono umani, la democrazia esiste; dove sono inumani, essa non è che la maschera di una nuova tirannide" (Ag. Ansa, ore 12.00)22 DICEMBRE 1947 - Il presidente proclama solennemente : "L'assemblea approva la costituzione della Repubblica Italiana".Voti a favore 453,Voti contro 62.27 DICEMBRE 1947 - A palazzo Giustiniani, viene firmato l'atto di promulgazione della nuova Carta Costituzionale della Repubblica Italiana che entrerà in vigore il 1° gennaio 1948.
La Costituzione di un'organizzazione definisce la sua forma, struttura, attività, carattere e regole fondamentali. Il termine deriva dal latino constitutio, che faceva riferimento ad una legge di particolare importanza, solitamente emanata dall'imperatore ed è tutt'ora usato nel diritto canonico per indicare decisioni rilevanti prese dal papacome, su tutte, la costituzione apostolica che fissa il regime da seguire durante il periodo di sede vacante e per l'elezione, nel successivo conclave, del nuovo vescovo di Roma.La costituzione di un'organizzazione definisce la sua forma, struttura, attività, carattere e regole fondamentali. Il termine deriva dal latino constitutio, che faceva riferimento ad una legge di particolare importanza, solitamente emanata dall'imperatore ed è tutt'ora usato nel diritto canonico per indicare decisioni rilevanti prese dal papa come, su tutte, la costituzione apostolica che fissa il regime da seguire durante il periodo di sede vacante e per l'elezione, nel successivo conclave, del nuovo vescovo di Roma. Alcune costituzioni sono protette contro modifiche, nel senso che per la loro modifica richiedono un procedimento legislativo gravato da maggiori oneri procedurali rispetto alla leggi ordinarie.
Nelle costituzione troviamo 139 articoli, e 18 disposizioni transitorie e finali, sono qui riportate i primi 4 articoli :
· Art.1.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
· Art. 2.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
· Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
· Art. 4.
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
La Costituzione di un'organizzazione definisce la sua forma, struttura, attività, carattere e regole fondamentali. Il termine deriva dal latino constitutio, che faceva riferimento ad una legge di particolare importanza, solitamente emanata dall'imperatore ed è tutt'ora usato nel diritto canonico per indicare decisioni rilevanti prese dal papacome, su tutte, la costituzione apostolica che fissa il regime da seguire durante il periodo di sede vacante e per l'elezione, nel successivo conclave, del nuovo vescovo di Roma.La costituzione di un'organizzazione definisce la sua forma, struttura, attività, carattere e regole fondamentali. Il termine deriva dal latino constitutio, che faceva riferimento ad una legge di particolare importanza, solitamente emanata dall'imperatore ed è tutt'ora usato nel diritto canonico per indicare decisioni rilevanti prese dal papa come, su tutte, la costituzione apostolica che fissa il regime da seguire durante il periodo di sede vacante e per l'elezione, nel successivo conclave, del nuovo vescovo di Roma. Alcune costituzioni sono protette contro modifiche, nel senso che per la loro modifica richiedono un procedimento legislativo gravato da maggiori oneri procedurali rispetto alla leggi ordinarie.
Nelle costituzione troviamo 139 articoli, e 18 disposizioni transitorie e finali, sono qui riportate i primi 4 articoli :
· Art.1.
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
· Art. 2.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
· Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
· Art. 4.
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
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